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lunedì 14 marzo 2016

L'UOMO E DIO IN UNA MANDORLA

Carissimi Amici, ecco il quarto ed ultimo articolo di Fra Daniele Sciacca sul logo della misericordia. Questa volta ci descrive il particolare della mandorla.
Buona lettura!

Oggi, attraverso questo quarto ed ultimo articolo dedicato al logo della misericordia, vogliamo scoprire la ricchezza dell’ultimo simbolo: la mandorla!




Tutta la scena, infatti, si svolge all'interno di una mandorla. È una forma ovale formata dalla sovrapposizione di due cerchi. Nell'iconografia cristiana essa richiama la compresenza delle due nature, divina e umana, in Cristo.




Il mandorlo, poi, è un albero tipico dei paesi mediterranei che è tra i primi a regalarci i suoi fiori bianchi, dunque un simbolo di nuova vita e di fertilità, proprio ciò che riceviamo quando Dio ci perdona con il sacramento della riconciliazione.







Il colore blu è il colore che rappresenta l’umanità, il colore dell’uomo. È lo stesso colore del cielo. Infatti l’uomo è l’unica creatura che è stata creata con, dentro di sé, il desiderio di aspirare al “cielo”, a Dio.



Se guardiamo bene possiamo notare una gradazione del colore: dal blu scuro all'azzurro. È possibile dare due interpretazioni:
1)Può significare il cammino che Cristo fa compiere ad ogni uomo o donna che si fida di Lui: con la sua incarnazione Cristo ci solleva dall'oscurità del peccato e della morte e ci conduce nella luce del suo amore e del suo perdono.
2)Il secondo significato può essere quello del cammino che Cristo fa compiere all'anima di ogni credente. È un richiamo a santi come S. Giovanni della Croce o S. Teresa d’Avila, e alla loro spiritualità che interpreta il cammino dell’anima come un percorso progressivo, ad es. attraverso le stanze di un castello, dalla più esterna alla più interna, dove la conoscenza del mistero di Dio-amore e di Dio-misericordia diventa sempre più profonda (cfr. “Il Castello Interiore” di S. Teresa d’Avila).

Possiamo, così. contemplare in Gesù Cristo, non solo come Dio si è fatto uomo, ma anche come l’uomo si è fatto Dio. Cioè possiamo contemplare in Lui un’umanità pienamente realizzata nell'amore e nella comunione con il Padre, proprio come era stata pensata all'inizio della creazione. Guardiamo allora a Cristo e lasciamoci divinizzare anche noi a sua immagine.
Santa Pasqua del Signore a tutti voi!



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