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domenica 15 maggio 2016

LO SPIRITO SANTO: LEGGE DI DIO NEL NOSTRO CUORE!

Carissimi Amici, pubblichiamo la riflessione di fra Daniele Sciacca sul Vangelo di questa Domenica di Pentecoste. Dio dona al nostro cuore la possibilità di osservare la sua Parola, che ora non è più soltanto scritta su tavole di pietra, ma direttamente nel nostro cuore. E ciò grazie al dono dello Spirito Santo che è per noi la forza per fare della nostra vita un dono. Buona solennità di Pentecoste!


Cari fratelli e sorelle il Signore vi dia Pace!
Siamo ormai giunti alla grande solennità della Domenica di Pentecoste. Questa parola significa “cinquanta giorni dopo la Pasqua”. E' la festa in cui gli ebrei facevano memoria grata del dono della Torah (la Legge) a Mosè sul monte Sinai da parte di Dio. L'evangelista Luca ci racconta di come, in questo contesto, Gesù fa dono ai suoi discepoli riuniti con Maria nel cenacolo, dello Spirito Santo.

Lo Spirito, lo sappiamo tutti, è la terza Persona della Trinità. Tuttavia nella nostra vita rischia di restare ai margini. Senza lo Spirito di Dio il cristianesimo resta come un corpo senz'anima, come un'automobile senza benzina.

Nel Vangelo di questa Domenica Gesù parla ai suoi discepoli proprio di questo. Siamo nel contesto dei  discorsi di addio, ovvero di quelle ultime parole che il Signore rivolge ai discepoli prima della sua Passione. In particolare mi colpiscono due passaggi che voglio condividere con voi.

Il Vangelo si apre con questa frase di Gesù: “Se mi amate osserverete i miei comandamenti”. Gesù non propone un amore sentimentale o che sia pura emotività, ma un amore molto concreto. L'amore infatti si realizza quando è presente non solo il sentimento, ma anche la volontà di donarsi all'altro. Nel Vangelo di Matteo Gesù ricordava proprio questo: non chi dice “Signore, Signore” entrerà nel Regno dei Cieli, ma colui che fa la volontà del Padre che è nei Cieli.

Il Padre e il Figlio faranno dono dello Spirito, che il Vangelo di Giovanni chiama “Paraclito” che letteralmente significa “colui che sta accanto”, “colui che sorregge e consola”. Tale Consolatore resterà con noi sempre. La sua missione sarà, non solo di accompagnare e sorreggere la nostra vita in Cristo, ma anche di guidarci sempre più verso Gesù. Nel vangelo infatti leggiamo che  “il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”. Questo Gesù non lo disse solo ai suoi apostoli, ma lo dice anche a noi oggi. 

Noi cristiani del terzo millennio siamo in questo grande fiume, che è la storia, guidati dallo Spirito perché possiamo essere memoria che vive e attualizza la Parola di Dio, per poter annunciare a questa generazione la buona parola del Vangelo, che cioè Dio è una presenza di amore e una presenza salvifica per ogni essere umano.
Buona Domenica di Pentecoste a tutti voi!

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