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sabato 3 ottobre 2015

FRANCESCO E' VIVO!

Giotto, La morte di S. Francesco
Anche settecentoottantanove (789) anni fa’, cioè il 3 Ottobre 1226, era un sabato. Era ormai sera quando S. Francesco diede l’ultimo respiro.
Noi a distanza di quasi ottocento anni ricordiamo ancora in questo giorno la sua morte…
-No, aspetta! Ma sei proprio sicuro? Guarda che S. Francesco è vivo!
-Ma che stai dicendo?
-Si, si, è proprio vivo! Non si fa’ mica festa per uno che muore. Si fa festa per uno che vive.
Già, Francesco non solo ha Vissuto (con la “V” maiuscola) i suoi anni sulla terra, ma adesso con Cristo Vive una vita in pienezza e nella beatitudine.

Giotto, Francesco e sorella morte


È per questo che Francesco chiamò la morte “sorella”, perché gli avrebbe permesso di incontrare e abbracciare il suo Signore. La morte non gli faceva più paura perché ormai gli stava alle spalle e non più davanti. Francesco non si è affidato al Dio dei morti ma al Dio della Vita.
Francesco è ancora vivo in tante persone: è vivo in noi, suoi frati, che ci sforziamo, se pur da lontano, di seguire le sue orme; è vivo in tante persone che vivono la sua spiritualità e i suoi valori; è vivo perché parla al cuore di tanti giovani; 




Giotto, San Francesco Glorioso


è vivo perché è vicino agli ammalati, ai poveri, ai rifugiati, a chi è nella guerra, a chi vuole la pace, alle persone che sono di altre religioni; è vivo nel nostro Papa Francesco, primo Papa che ha scelto il nome del poverello d’Assisi, e non solo il nome; è vivo perché parla a chi cerca da troppo tempo la Misericordia di Dio; è vivo perché vive in tante famiglie. Insomma, E' VIVO!

Vogliamo augurarvi una buona festa di San Francesco e che nel vostro cuore, accanto a Cristo, viva anche il Poverello d’Assisi.   Buona festa a tutti dai frati del Franciscanum.

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