Frati in cammino - YouTube

sabato 29 novembre 2014

Conferimento dei Ministeri

Pace e bene! La nostra comunità del Franciscanum è in festa!

Domenica 23 Novembre 2014, durante la solenne Santa Messa in Basilica Inferiore di San Francesco in Assisi,
sei nostri fratelli hanno ricevuto il conferimento di alcuni ministeri, detti minori: il Lettorato e l' Accolitato.

Hanno ricevuto il Lettorato, cioè il ministero del Servizio della Parola di Dio:

Fr. Frank Hebestreit 

Fr. Rosario Terranova

Fr. Luca Marcattili

Fr. Massimiliano Volante




Hanno ricevuto il ministero dell'Accolitato, cioè il Servizio all'altare nella celebrazione liturgica, di portare la santa Comunione ai malati e la distribuzione dell'eucaristia durante la S.Messa:

Fr. Rocco Predoti

Fr. Nicola Solente





















Accompagniamo i nostri fratelli con la nostra preghiera, perché il loro servizio vada a beneficio di tutto il popolo di Dio.








A LAUDE DI CRISTO E DEL SUO SERVO FRANCESCO!


giovedì 18 settembre 2014

Professione Solenne di Fr. Rocco

Pace e bene a tutti!

Come avevamo scritto nel post precedente in questo mese di Settembre alcuni frati hanno emesso la loro professione solenne, cioè hanno rinnovato i loro voti promettendo di vivere per sempre in obbedienza, senza nulla di proprio ed in castità.

Avevamo lasciato la testimonianza di fr. Rocco, nostro confratello qui al Franciscanum, del tempo di preparazione ai Voti Solenni. Riportiamo ora la sua testimonianza a seguito dell'avvenuta Professione Solenne.


"Riprendo le parole di frate Francesco nelle quali riassumeva la sua vita: “Laudatosìemì Signore” per descrivere il sentimento di gratitudine che provo verso Colui che mi ha chiamato a seguirlo nella famiglia dei Frati Minori Conventuali.
Con la Professione Solenne dei voti emessa Domenica 7 Settembre 2014 nelle mani del Custode provinciale fr. Francesco Celestino nella Chiesa S. Bernardino in Amantea faccio parte pienamente di questa splendida famiglia che mi ha accolto come figlio e fratello. Tra i frati in questi anni di formazione ho sperimentato la paternità di Dio mediata dalla comunità unita alla fraternità semplice, autentica e quotidiana.

Un cammino di discernimento che inizia da molto lontano, da quando ho chiesto di interrompere gli studi nel Seminario “Pio XI” di Reggio Calabria con il desiderio di conoscere meglio la via da seguire nella vita. Dopo tre anni era ancora forte la domanda in me su cosa dovessi fare nella vita e mi incontrai per caso con la figura del Poverello di Assisi. Questo incontro pian piano mi segnò a tal punto da parlarne con fr. Paolo Sergi, mio compaesano, che mi ha invitato a degli incontri vocazionali ad Amantea; era Gennaio 2008. Ad Amantea venni accolto da fr. Pasquale Sergi e da fr. Francesco Celestino. Feci ad Amantea il percorso di accoglienza di un anno, al termine del quale entrai nella casa di Postulato di Benevento ad Ottobre 2008. A Benevento i miei formatori furono fr. Raffaele Di Muro come Rettore nel primo anno e fr. Emanuele Iovannella come rettore nel secondo anno. Il 17 Settembre 2010 ricevetti i panni della prova nella Cripta sepolcrale di S. Francesco ad Assisi iniziando così l’anno di Noviziato presso il Sacro Convento di Assisi.
Il 3 Settembre 2011 nella Basilica di S. Francesco ad Assisi, nelle mani del Custode di Calabria fr. Francesco Celestino ho emesso i voti semplici. Finora il mio percorso formativo da post-novizio si è svolto nella casa formativa “Franciscanum” di Assisi, avendo la possibilità di studiare Teologia presso l’Istituto teologico di Assisi.
In questo lungo arco di tempo numerosi frati si sono fatti miei compagni di cammino A loro la mia personale gratitudine, in particolare al Custode fr. Francesco Celestino che mi ha seguito costantemente e paternamente molto da vicino con un’attenzione speciale e quotidiana fino all’organizzazione della celebrazione eucaristica della professione curata da lui nei minimi dettagli. Sicuramente grazie a questo particolare, unito al clima fraterno dell’intera custodia che, le numerose persone che vi hanno partecipato, hanno definito la celebrazione “bella, armoniosa e familiare”.
Spero di poter ricambiare a lui ed agli altri frati quanto finora è stato dato a me, rendendo la mia vita un dono a Dio ed alla fraternità.
Alla concelebrazione animata dal coro parrocchiale di Cittanova “S. Giovanni Paolo II” numerosa è stata la partecipazione dei frati della Custodia, delle comunità Gifra di Catanzaro Lido e Castrovillari, della Comunità parrocchiale “S. Girolamo” di Cittanova guidati dal parroco Don Giuseppe Borelli, delle comunità di preghiera di Cittanova “Rinnovamento nello Spirito” e “Gesù Risorto”, della comunità parrocchiale “S. Biagio” di Amantea . Gradita è stata anche la presenza del Sindaco di Amantea Dott.ssa Monica Sabatino e del Sindaco di Cittanova Francesco Cosentino. Numerosi sono stati i tanti amici che da ogni parte della Calabria e d’Italia sono venuti per condividere questo momento di festa insieme alla nostra fraternità.
In particolare mi ha sorpreso l’affetto dei compagni di cammino e di tanti laici che nei giorni precedenti e domenica mi ha circondato nella preparazione della celebrazione, un affetto gratuito scaturito da una libertà del cuore, che mi chiede di avere anch’io un cuore povero per poter essere sempre libero di donarmi. Una libertà richiesta esplicitamente dal custode durante l’omelia nella quale mi ha indicato la fraternità come luogo teologico dell’incontro con Dio, facendomi rifare memoria dei momenti iniziali della mia storia vocazionale quando bussai alla fraternità chiedendo di incontrare il Volto di Dio nel volto “difficile” del fratello a somiglianza del volto “sofferente” di Cristo.
Adesso inizia il cammino in questa fraternità, che per i primi mesi mi riporta ad Assisi a completare il quinquennio teologico presso il “Franciscanum” per poi ritornare in Custodia ed affidarmi a quanto Cristo mi chiederà nella prossima obbedienza e pregare perché “desideri ciò che sappia essere suo volere”.




fr. Rocco Predoti ofm conv.

martedì 2 settembre 2014

Tempo di Secondo Noviziato per i nostri fratelli. La testimonianza di fr.Rocco





Pace e bene a tutti!


Ogni anno nei mesi estivi (anche se quest'anno di estivo non c'è stato molto!) normalmente i chierici tornano nelle proprie province religiose, nelle loro regioni, per stare un pò in famiglia e per vivere varie esperienze e servizi fraterni nei rispettivi conventi. Tuttavia ogni anno c'è sempre un piccolo gruppo di frati che vive un periodo particolare: sono i frati che vivono il mese detto del "secondo noviziato", un mese cioè di intensa preparazione alla Professione dei Voti Solenni, Perpetui. Quest'anno, come da vari anni a questa parte, in Italia il secondo Noviziato si è tenuto presso il Convento di Montedinove nelle Marche e vi hanno partecipato, tra gli altri, anche alcuni frati che fanno parte o hanno fatto parte del nostro Chiericato del Franciscanum : fr. Rocco, fr. Santino, fr. Alfonso, fr. Andrew.
                           

Questi nostri fratelli si preparano in questo mese di Settembre a vivere la Professione solenne, ed è un tempo di gioia per tutti noi.

Ecco la testimonianza di uno di loro, fr. Rocco:


“Mi hai sedotto Signore ed io mi sono lasciato sedurre” (Ger 20, 7). Echeggiano in me le stesse parole del profeta, in questo tempo in cui mi preparo a dire davanti alla fraternità dei frati riunita ed alla Chiesa il mio “Si” alla seduzione del Signore.
Una seduzione che non affascina per ingannare, ma che invita all’Amore e questo Amore è stato vissuto in maniera molto intensa durante il mese di Secondo Noviziato insieme con gli altri frati che in questi giorni faranno la Professione Solenne dei Voti nella famiglia dei Frati Minori Conventuali.
Un tempo di vera grazia intima vissuto da nove giovani provenienti da diverse parti d’Europa, fr. Alfonso e fr. Santino dall’Abruzzo, fr. Enrico e fr. Gabriele dalla provincia del Nord Italia, fr. Rocco dalla Calabria, fr, Andrew dalla Turchia, fr. Toncek e fr. Dani dalla Slovenia, fr. Paolo dalla Campania, guidati dai formatori fr. Antonio Bertazzo, fr. Roberto Tamanti, fr. Massimo Ruggieri.
Nella cornice delle colline ascolane ai piedi dei Monti Sibillini, nel convento di Montedinove, abbiamo vissuto un mese durante il quale abbiamo potuto rivivere la bellezza di quanto Dio ha operato nella nostra vita, il film del nostro essere preziosi agli occhi di Dio. Un tempo di “ritiro” sul monte, di “faccia a faccia” con Dio. Bisogna cogliere questi momenti di colloquio intimo con Dio, per lasciarsi nutrire dalla sorgente. Un tempo in cui forte è stata la presenza di Cristo, la sua chiamata ancora viva nella Chiesa ed operante in noi, dinanzi a tale grandezza ciò che abbiamo potuto ripetere è stato soltanto il nostro “Eccomi”. Un mese di cammino insieme a Frate Francesco d’Assisi da cui abbiamo imparato a rispondere la nostra disposizione all’Amore di Dio in semplicità e quotidianamente.
Con Francesco ed il suo esempio il nostro Esserci nel mondo si ripete giorno dopo giorno.
Un tempo durante il quale hanno offerto la loro testimonianza il Ministro Generale fr. Marco Tasca, suor AnnaChiara del Monastero di Forlì, fr. Joachim Assistente Cimp, fr. Giancarlo Corsini presidente Cimp con il quale abbiamo rivissuto l’itinerario dove sono stati ambientati gli episodi vissuti dai primi frati.
Adesso per ciascuno di noi inizia una vita dentro questa bellissima famiglia, chiamati a portare Dio nel mondo insieme agli altri frati con lo stesso entusiasmo e modalità di frate Francesco uniti cuore a cuore con Gesù.


fr. Rocco Predoti ofmconv

Ci uniamo tutti nella gratitudine al Signore per le loro vocazioni e preghiamo per loro perchè possano fare della loro vita un dono totale a Dio e ai fratelli.

Il Signore vi dia Pace!

mercoledì 11 giugno 2014

Conferimento dei Ministeri

La nostra fraternità del Franciscanum è in festa: Domenica 1° Giugno tre nostri confratelli hanno ricevuto i ministeri del lettorato. Si tratta di Fr. Rocco Predoti, fr. Nicola Angelo Solente e fr. Pietro Li Bingbing.


Con questo ministero istituito si riceve il compito di proclamare la Parola di Dio nella Liturgia, di guidare e promuovere  la comprensione della Sacra Scrittura da parte del Popolo di Dio tramite la catechesi e la Lectio Divina. Ma soprattutto il Lettore ha il compito di incarnare nella sua vita la Parola che proclama e renderle testimonianza ogni giorno.

















Un quarto fratello, fr. Vito Cosimo Manca, ha invece ricevuto il ministero dell’accolitato.

L’accolito è istituito per aiutare il diacono e per fare da ministro al sacerdote. È suo proprio compito curare il servizio all'altare, distribuire come ministro straordinario, la Santa Comunione. Può anche essere incaricato di esporre pubblicamente all'adorazione dei fedeli il sacramento della Santissima Eucaristia.

 Deve curare l’istruzione liturgica degli altri ministranti. Per questo motivo deve conoscere ed essere fedele alle norme liturgiche. Deve comprendere l’intimo e spirituale significato delle nozioni che riguardano il culto pubblico divino. Deve partecipare assiduamente alla Santissima Eucaristia, deve nutrirsene per acquistare una sempre più profonda conoscenza. Deve avere un sincero amore per il corpo mistico di Cristo, cioè il popolo di Dio.

 


Il rito si è svolto all'interno della Santa Messa delle 10.30 in Basilica Superiore di San Francesco, presieduta dal padre custode,  fr. Mauro Gambetti.



Vi chiediamo di sostenerli con la vostra preghiera!

Il Signore vi doni la Sua Pace!!!

sabato 15 marzo 2014

LA VITA È UNA SOLA... E VALE LA PENA VIVERLA BENE!

Carissimi Amici, il Signore vi dia Pace! Pubblichiamo la testimonianza vocazionale di fra Rosario Terranova. Vi chiediamo di accompagnarci con la vostra preghiera. Buona lettura! 



Mi chiamo Rosario, ho 29 anni e vengo da Marineo, in provincia di Palermo. Ho scelto di rispondere all’invito di raccontare la mia vocazione alla vita religiosa.
Prima di cominciare a parlare della mia vocazione volevo dire che non mi sento un ragazzo diverso da tanti altri e nemmeno migliore per il motivo che il Signore mi ha chiamato a seguirlo, no! Quello che sono è solo grazie a Dio che ha scelto di venirmi incontro ed entrare nella mia vita e renderla bella.

Nella mia storia non c’è stato un momento preciso, ma un cammino di fede che mi ha portato a fare questa scelta. Tutto è iniziato dopo la scuola superiore. Ho conosciuto una ragazza con la quale mi sono fidanzato e che aveva una famiglia molto religiosa. Ho ricominciato a frequentare la chiesa insieme a lei, inserendomi in un gruppo di giovani e riscoprendo la persona di Gesù.
Questo muoveva qualcosa dentro me e mi donava tanta gioia che non avevo mai provato. Sperimentavo la gioia di stare insieme tra noi ma soprattutto insieme a Gesù. Ma quando ho capito che rischiavo di perdere quello che avevo, ci ho ripensato e invece di approfondire ciò che sentivo dentro, ho deciso di stare nel quieto vivere, di accontentarmi, senza correre rischi e continuare la storia con la mia ragazza.

Ma questa voce che cercavo di coprire riaffiorava sempre, soprattutto davanti alle scelte grandi che si presentavano nella vita, come ad es. il matrimonio. Sentivo che in quella via non ero felice, mi mancava qualcosa, era un campanello d’allarme che mi indicava qualcosa che non andava. Avevo provato un tipo di gioia diversa stando con Gesù e con gli amici del gruppo e adesso quella voce me ne faceva sentire una forte nostalgia. Ero confuso e sentivo il bisogno di fare chiarezza. Dissi a me stesso che non potevo continuare a nascondere la verità. Così decisi di lasciare la mia ragazza dicendole che avevo bisogno di far luce dentro il mio cuore e capire cosa voleva il Signore da me. In definitiva che cosa volevo fare della mia vita.

E’ stata una scelta molto difficile, sapevo cosa lasciavo ma non a cosa andavo incontro, in quel momento non avevo certezze, ne sicurezze, ma un indizio solo: che esisteva un amore e una gioia più grande di quella che fin ora avevo provato con la mia ragazza. Avevo tanta paura ma da subito sentii che il Signore  si era affiancato a me e mi teneva per mano. L’ho riconosciuto nel volto di tante persone care che mi confermavano che stavo percorrendo la strada giusta: fr. Antonio, l’animatore vocazionale, sr. Angela con i suoi occhi pieni di gioia, e tanti altri che avevano la gioia di chi riesce a donare la propria vita a Dio. 

Cominciai il mio cammino di discernimento. Questo fu l’anno in cui ho sperimentato l’immenso amore di Dio per me. In particolare l’esperienza con i poveri che venivano alla mensa della Caritas e poi anche con i bambini che frequentavano il convento di Marineo, il mio paese. A settembre entrai in convento a Palermo. Il clima di gioia che cominciavo a respirare insieme agli altri giovani che erano entrati in convento prima di me era grande.
Poi il trasferimento nella città di Assisi, dove ho fatto il noviziato e continuo gli studi di teologia in cammino verso il sacerdozio, contento di servire il Signore e lodarlo dalla città di san Francesco.
Lungo il mio cammino il Signore mi ha donato figure di Santi che hanno vissuto questo cammino di pienezza e di felicità, come la Beata Chiara Luce Badano, P. Pino Puglisi, Chiara Corbella, S. Teresa di Calcutta, che mi hanno mostrato che la vita è una sola e vale la pena viverla bene!

Non so se la mia storia può aiutare qualcuno nella ricerca del senso della propria vita, ma voglio dire a tutti i giovani che se il Signore ha scelto di farmi conoscere il Suo amore lo farà e lo sta già facendo con ognuno. La risposta tocca a noi!

Il Signore vi dia Pace!

giovedì 30 gennaio 2014

Tempo di Esami ....

Tempo di studio e tempo di esami qui al Franciscanum!

Eh già, perché anche i frati studiano!
La Chiesa, giustamente, ci chiede questo impegno, per poter essere un segno sempre più capace di rendere ragione della speranza che è in noi ( cfr. 1Pt 3,15).



Ma qual'è il senso dello studio per un frate francescano?


E' San Francesco stesso a risponderci attraverso una lettera che scrisse al termine della sua vita a Sant'Antonio di Padova:
"Al fratello Antonio, mio vescovo, auguro salute. Approvo che tu insegni teologia ai frati, purché, a motivo di tale studio,tu non smorzi lo spirito della santa orazione e devozione, come è ordinato nella Regola. Sta sano".

Per Frate Francesco e per la tradizione francescana a lui subito successiva ( es. San Bonaventura) lo studio è qualcosa d'importante ma il cui fine non è l'apprendimento puro e semplice, bensì quella conoscenza amorosa del Signore Gesù Cristo, di cui tutto il mondo porta significazione.

Fra Bartolomeo da Pisa ci riporta questa bella preghiera che il frate minore è chiamato a rivolgere all'Altissimo per ottenere le giuste disposizioni allo studio:

“E ogni volta che i frati entreranno allo studio si ricordino, in spirito d'umiltà e con animo contrito, levino la mente loro a Dio e dicano:
Signore, io vilissimo servo tuo, indegno d'ogni bene, voglio entrare e vedere i tuoi tesori: degnati d'introdurmi pur così indegno come sono in queste parole e in questo santo studio, donami la grazia di tanto amarti quanto conoscerti perché non voglio conoscerti senza amarti, Signore Dio creatore mio. Amen”.



Ecco allora spiegato il tempo che le famiglie francescane offrono ai giovani frati: tempo per formare la mente ed il cuore; tempo per entrare in modo attento nei problemi e nelle sfide che il mondo d'oggi pone; tempo per aiutare a comprendere il mondo che li circonda e farsi compagni di strada delle persone che il buon Dio mette loro accanto.





Vi chiediamo di accompagnarci con la vostra preghiera.

Il Signore vi dia Pace.


La Fraternità del Franciscanum