La Quaresima da noi
Consapevoli della grazia che il tempo quaresimale porta in sé ma anche delle insidie che attendono chi vuole affrontare seriamente questo cammino, la nostra comunità del Franciscanum ogni anno si impegna a vivere la Quaresima spinta dal desiderio forte e sincero, che animò lo stesso s. Francesco, di una conversione continua e profonda, per divenire sempre più immagine di Cristo. Concretamente tale desiderio si traduce nell’ascolto più assiduo della parola di Dio mediante la preghiera comunitaria della Lectio divina, guidata ogni settimana da frati che ci aiutano a pregare con la Parola, che poi condividiamo insieme il mercoledì sera; con momenti di preghiera più assidui nel corso della settimana, soprattutto il venerdì con la preghiera in basilica della ‘Corda Pia’, la partecipazione alla preghiera comunitaria in cappella al posto della cena o alla via Crucis cittadina; nel digiuno esteriore dal cibo, il venerdì a cena, e dall’uso di bevande alcoliche durante la settimana; nella solidarietà con chi è più povero destinando quanto risparmiamo col digiuno ad attività caritative. Questi impegni comunitari non ci dispensano naturalmente da quello personale che ciascuno si sforza di portare avanti con fedeltà e perseveranza, sospinto, però, da un desiderio comune di voler fare esperienza di Cristo e del suo amore.
Da buoni frati francescani, siamo entrati in Quaresima non con la
faccia triste, quasi che fosse un tempo pesante e penoso, ma ricordando ciò che
ci è stato chiesto con il gesto delle ceneri all’inizio del cammino
quaresimale, cioè credere al Vangelo; e poiché si tratta di una buona notizia,
non si può accogliere il Vangelo con dispiacere o indifferenza. È vero che
siamo polvere, ma portiamo dentro una scintilla divina, perché impastati dalle
mani di Dio e quindi fatti a sua immagine e somiglianza; il peccato ci può sfigurare
ma non può toglierci questo dono. Sapere che in questo tempo di Quaresima Dio
ci vuole raggiungere proprio nell’esperienza della fragilità e del peccato ci
dona la “speranza certa” che l’angoscia del nostro limite umano si trasformerà
presto nella gioia della Pasqua. Allora coraggio, e buon cammino di Quaresima a
tutti voi!
fra Giovanni Nappo
fra Giovanni Nappo
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